Questa malattia dei gatti è pericolosa e può essere trasmessa all’uomo: portalo subito dal veterinario

C’è una malattia molto pericolosa e che si tende a sottovalutare, può essere addirittura trasmessa all’uomo: come riconoscere la tigna nei gatti?

La tigna è una malattia abbastanza pericolosa, sia per i gatti e sia per l’uomo, visto che può essere trasmessa con estrema facilità. Si tratta di un’infezione micotica cutanea che si diffonde velocemente e che può colpire gatti e altri animali domestici, arrivando fino a noi. In generale, questa è molto comune negli esemplari giovani e nei gatti a pelo lungo e poco curato.

Gatto con problemi alla cute
Gatto con problemi alla cute (gattoblog.it)

Non bisogna mai abbassare la guardia, poiché la tigna è sempre dietro l’angolo e può colpire anche gatti adulti e con pelo corto. Il termine tigna deriva dal latino “tinea”, ossia verme, poiché in antichità si riteneva che la malattia fosse causata dai vermi. In realtà, l’infezione è causata dai funghi dermatofiti. È importante agire tempestivamente per ridurne l’impatto e le complicazioni.

Che cos’è la tigna nei gatti e come combatterla: sintomi, cause e rimedi alla malattia

La tigna è un’infezione micotica, quindi attacca la pelle, intaccando anche unghie e pelo. Il fungo crea lesioni di forma circolare sulla cute, dunque la malattia si riconosce facilmente per via delle macchie tonde rosse e infiammate, associate anche alla perdita di pelo. Solitamente, le parti più esposte sono le orecchie, la testa, la schiena e le zampe anteriori.

La malattia viene trasmessa da altri animali infetti, basta un semplice contatto con un esemplare infetto ed ecco che si diffonde facilmente. Occorre prestare grande attenzione soprattutto nei mici di pochi mesi, i quali sono i più soggetti, visto il sistema immunitario ancora poco sviluppato. A esserne soggetti sono spesso i gatti con il pelo lungo, visto che il fungo resta intrappolato nella pelliccia.

Un micio dal dolce sguardo
Un micio dal dolce sguardo (gattoblog.it)

Tutti gli animali domestici possono contrarre la tigna, cani compresi, e anche le persone. Le spore restano attive in un determinato ambiente anche per mesi, attaccandosi ai vari tessuti di casa, e possono rappresentare un pericolo domestico costante. La tigna colpisce l’uomo soprattutto se questo accarezza il gatto malato con mani ferite e graffiate, oppure se presenta escoriazioni cutanee.

Riconoscere i sintomi della tigna sul proprio gatto per intervenire tempestivamente

Non sempre la tigna si riesce a individuare facilmente, visto che le lacerazioni possono rimanere nascoste sotto al pelo. Tuttavia, questa si riconoscere dalle infiammazioni di forma circolare sulla cute, dalla struttura squamosa, dalla forfora nel pelo del gatto o dalla perdita di peli e dalle crosticine. Il gatto, inoltre, può apparire nervoso, oppure si gratta spesso o si comporta in modo insolito.

In tal caso, occorre agire subito, portando il felino dal veterinario, il quale effettua alcuni test per la diagnosi, prelevando un campione di sangue, oppure analizzando la cute sotto apposite lampade UV, e prelevando un campione del pelo da analizzare in laboratorio. Il trattamento più comune è quello dell’applicazione di un farmaco antimicotico, unito a uno shampoo antimicotico.

Veterinario controlla salute di un gatto
Veterinario controlla salute di un gatto (gattoblog.it)

Nel frattempo, è importante anche disinfettare l’intera abitazione, pulendo superfici e lavando e igienizzando tutti i tessuti di casa. Tutti gli oggetti che non si possono igienizzare correttamente devono essere gettati via. Le spore riescono a sopravvivere in un ambiente domestico anche per un anno e mezzo. La tigna è solo uno dei disturbi più comuni nei gatti.

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